Vado a fare la spesa al supermercato dietro casa. Ho voglia di pizza. Mi fermo al banco dei surgelati e adocchio perplessa le varie confezioni dall’altra parte del vetro. Fra una pizza greca con gyros e una Hawaii con prosciutto e ananas (qui è un classico) noto un marchio familiare: la Pizza Ristorante della Cameo, che in Germania si chiama Dr. Oetker. “Se la vendono anche in Italia”, penso, “non deve essere male.” Decido di investire questi 2 euro e qualcosa e prendo quella agli spinaci.
Ho davvero fame e non vedo l’ora che sia cotta. Tempo neanche 15 minuti et voilà, la cena è servita. Appena apro il forno vengo investita da una zaffata d’aglio che avrebbe steso un qualunque vampiro nel raggio di un km. “Oh be’, tanto stasera non devo limonare nessuno.” Al primo morso, le mie papille gustative vengono assalite contemporaneamente da sapori opposti: da un lato il suddetto aglio, dall’altro un qualcosa di dolce. Dolce? Sulla pizza? Eh sì, c’è qualcosa di dolciastro nella pasta. E anche il formaggio ha un sapore strano. Ma ho fame e non sono schizzinosa, quindi continuo a mangiare.
Solo dopo avere finito faccio quello che, forse, avrei dovuto fare prima di portare la pizza alla cassa: leggo la lista degli ingredienti. La prima cosa che noto è che manca quella in italiano; c’è in tedesco, inglese, francese, in tutte le lingue scandinave, perfino in russo. Ma non in italiano. E già questo è sospetto. Mi metto a leggere: OK, passi il formaggio Edam, passino i semi di sedano (non sapevo neanche che fossero commestibili), passi anche il pepe di Cayenna, ma che bisogno c’era di aggiungere lo zucchero? Non solo: anche sciroppo di glucosio e zucchero caramellato. Altro che avere l’impressione che la pasta fosse dolce, questa pizza potrebbe essere servita direttamente al posto del dessert.
La prossima volta che avrò voglia di spinaci, me ne vado al mercato turco e mi compro un Gözleme, così almeno so quello che mangio.
Foto: ©Dr. Oetker
ahhhhh!anch’io mi ricordo delle pizze assurde a berlino!però alcune erano buone =P cioè non buone nel senso che intendiamo noi per la pizza,eh!ma cmq nel contesto ci stavano dentro!
quella dolce è però una novità!mi viene da pensare che l’abbiano messa per far risultare più lucido l’impasto??in realtà in effetti si mette anche nell’impasto per la focaccia/pizza.. la scorsa settimana ho fatto la focaccia e la ricetta (da libro di cucina ufficiale) diceva di aggiungere il malto (e a scelta nche lo zucchero se non mi ricordo male..)
forse la Cameo ha esagerato troppo nelle dosi!!!oppure avranno per sbaglio usato della farina per torte della stessa linea? ^_-
NNNUUUOOOHHH! Disgustorama!
Anche se, a onor del vero, la pizza con pasta dolce l’ho mangiata anche a San Vincenzo (LI). Solo che lì sospetto fosse stato il pizzaiolo disonesto che, trovatosi a corto di pasta per la pizza, ci voleva rifilare la base per torte. D’oh!
Lo zucchero crea dipendenza. ecco perchè lo infilano dappertutto, e piace al palato dei bambini (che notoriamente riescono a essere degli enormi stracciacaxxi perciò i genitori pur di farli star zitti gli infilano in bocca qualunque cosa di commestibile loro pretendano).
Esatto. Qualcuno mi ha detto che hanno fatto il seguente esperimento coi topi: gli hanno messo davanti 3 ciotole d’acqua, una normale, una col sale e una con lo zucchero. Istintivamente, andavano a bere quella normale. Tolta quella, andavano a bere quella salata. Tolta anche quella, non gli restava che bere quella dolce. Be’, dopo avere bevuto quella con lo zucchero, una volta posti di nuovo di fronte alle tre ciotole, i topi andavano dritti a bere quella dolce e non volevano le altre! Lo zucchero è una droga!
il verbo di stasera è “infilare”, infatti ora vado e mi infilo nel letto perchè ho troppo sonno!!!! -_-‘