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Archive for luglio 2013

Farin Fernweh

Prima di partire per le meritate vacanze, vi lascio con una parola del giorno adatta al periodo: Fernweh.

Non esiste una vera e propria traduzione italiana: il mio fidato dizionario Garzanti riporta la definizione “nostalgia di paesi lontani”, ma l’espressione non rende appieno il concetto. Fernweh è il contrario di Heimweh, che significa “nostalgia di casa”. La costruzione è la stessa dell’inglese homesickness: Heim significa infatti “casa” (nel senso di home, quindi non semplicemente il posto in cui si vive, ma il luogo degli affetti) e Weh significa dolore. Heimweh richiama alla mente il dolore che si prova quando si è lontani e si pensa alla propria casa, alla propria famiglia, ai propri cari. Fernweh è l’esatto contrario: Fern significa “lontano” e Fernweh è il desiderio di viaggiare, di lasciare la vita di tutti i giorni e mettersi in cammino, vedere il mondo.

La foto che ho scelto per illustrare questo post ritrae un musicista tedesco che incarna perfettamente il concetto di Ferhweh: Farin Urlaub, chitarrista dei Die Ärzte. Già il nome d’arte rivela la passione per i viaggi: è infatti un gioco di parole che significa, più o meno, “Vai in vacanza”. Farin è noto per i numerosi viaggi che lo hanno portato fino in capo al mondo e negli ultimi anni si è dato alla fotografia: nel 2007 ha pubblicato il libro fotografico “Unterwegs 1 – Indien und Bhutan” e nel 2011 “Unterwegs 2 – Australien und Osttimor“.

La Fernweh di Herr Urlaub traspare anche in alcune canzoni dei suoi album solisti, come “Abschiedslied” (“ich wollte immer weg von hier / obwohl ich dich so mag / ich träume von der weiten Welt / so ziemlich jeden Tag“: “ho sempre voluto andarmene da qui / anche se mi piaci così tanto / sogno di vedere il mondo / praticamente ogni giorno”) e “Pakistan” (“ohne Heimweh, ohne Heimat / ohne Koffer, ohne Geld / wir werdens offenbaren in unseren Memoiren“: “senza nostalgia, senza patria / senza valigia, senza soldi / lo pubblicheremo nelle nostre memorie”).

E con questa colonna sonora on the road vi saluto e vado a preparare la valigia. Endlich Urlaub!

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In attesa di scoprire quale sarebbe stata la canzone dell’estate, stavo pensando di inaugurare l’angolo della canzone del giorno, dedicato ai vari gruppi tedeschi che ho scoperto durante le mie scorribande musicali in terra di Germania.

Poi è arrivato lui: motivetto orecchiabile, aria un po’ retro e l’immancabile balletto. La formula perfetta per confezionare il più classico dei tormentoni estivi.

Signore e signori, direttamente da Bamberg, Baviera, Vito Lavita con “Danzare” (pronunciato “Dànzare”):

L’ambientazione del video è una non ben precisata località della provincia italiana (anche se è stato girato a Bamberg, come testimonia un articolo comparso sul quotidiano Oberfranken dal titolo ai limiti del bimbominkiese), lo stile è vagamente anni ’50 e le bandiere tricolore abbondano.

Il testo è leggero leggero (non facciamo i grammarnazi e sorvoliamo sul verso”Tu sei incantante”) e la canzone sembra fatta apposta per scalare le vette delle classifiche e imporsi come tormentone dell’estate 2013. Sempre meglio del pulcino Pio.

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