Prima di partire per le meritate vacanze, vi lascio con una parola del giorno adatta al periodo: Fernweh.
Non esiste una vera e propria traduzione italiana: il mio fidato dizionario Garzanti riporta la definizione “nostalgia di paesi lontani”, ma l’espressione non rende appieno il concetto. Fernweh è il contrario di Heimweh, che significa “nostalgia di casa”. La costruzione è la stessa dell’inglese homesickness: Heim significa infatti “casa” (nel senso di home, quindi non semplicemente il posto in cui si vive, ma il luogo degli affetti) e Weh significa dolore. Heimweh richiama alla mente il dolore che si prova quando si è lontani e si pensa alla propria casa, alla propria famiglia, ai propri cari. Fernweh è l’esatto contrario: Fern significa “lontano” e Fernweh è il desiderio di viaggiare, di lasciare la vita di tutti i giorni e mettersi in cammino, vedere il mondo.
La foto che ho scelto per illustrare questo post ritrae un musicista tedesco che incarna perfettamente il concetto di Ferhweh: Farin Urlaub, chitarrista dei Die Ärzte. Già il nome d’arte rivela la passione per i viaggi: è infatti un gioco di parole che significa, più o meno, “Vai in vacanza”. Farin è noto per i numerosi viaggi che lo hanno portato fino in capo al mondo e negli ultimi anni si è dato alla fotografia: nel 2007 ha pubblicato il libro fotografico “Unterwegs 1 – Indien und Bhutan” e nel 2011 “Unterwegs 2 – Australien und Osttimor“.
La Fernweh di Herr Urlaub traspare anche in alcune canzoni dei suoi album solisti, come “Abschiedslied” (“ich wollte immer weg von hier / obwohl ich dich so mag / ich träume von der weiten Welt / so ziemlich jeden Tag“: “ho sempre voluto andarmene da qui / anche se mi piaci così tanto / sogno di vedere il mondo / praticamente ogni giorno”) e “Pakistan” (“ohne Heimweh, ohne Heimat / ohne Koffer, ohne Geld / wir werdens offenbaren in unseren Memoiren“: “senza nostalgia, senza patria / senza valigia, senza soldi / lo pubblicheremo nelle nostre memorie”).
E con questa colonna sonora on the road vi saluto e vado a preparare la valigia. Endlich Urlaub!
Ma anch’io vorrei veramente lasciare tutto per… la riviera romagnola!!! 😀
Eh già, la riviera romangola è una delle mete predilette dai tedeschi, un po’ come il lago di Garda, dove ci sono i negozi con la doppia insegna, in italiano e in tedesco!
Non lo sapevo!!beh scopro un termine che potrei potenzialmente usare molto!!!
x qnt riguarda la foto:ma quindi se lui é in foto vuol dire ke ha progettato la foto con cavalletto e autoscatto e si è messo in posa?che personaggio!!!
Non penso che abbia fatto tutto da solo, è semplicemente una foto promozionale. Anche se in effetti i Dottori per le foto del penultimo album hanno fatto davvero tutte le foto da soli con l’autoscatto. Tre mattacchioni! 😉
Io mi sento molto Fernweh! In effetti penso che per amare in fondo la nostra casa, la vita di tutti i giorni si debba, prima di tutto, amare viaggiare fino a sentire la Heimweh…
Be’, io vivo a Berlino. Ok, non è proprio Germania, ma è pur sempre, la capitale. Sono stato attratto qui dal nome del Blog, “Un’italiana in Germania”, che rivela una mente culturalmente orientata.
Ciao.
Ben Apfel
Anch’io ho vissuto a Berlino ed è una delle mie città preferite. Mi chiedo spesso chi me l’abbia fatto fare di tornare in Italia…
Scusa, Ale, per curiosità… e cosa ti rispondi?
Ben Apfel
story of my life ❤
Domanda: Lufthansa regala le “Fernweh-Pillen”, caramelle colorate che dagli ingredienti non sembrerebbero essere medicinali. A cosa serviranno? È semplicemente un motto o sono davvero medicine? Grazie
Non mi sono mai imbattuta nelle “Fernweh-Pillen”, ma dubito che Lufthansa si metta a distribuire medicinali. Sarà un’operazione di marketing, una specie di medicina contro la “depressione da fine vacanza”, che magari rimanda alle pillole per il mal d’aria.
Ciao! Hai mai sentito parlare invece di “Fernheimweh”?
No, non ne avevo mai sentito parlare. Ma mi sono informata ed è una sensazione che conosco bene. Come sempre, la lingua tedesca ha una parola per tutto. Grazie della segnalazione. 🙂
[…] il post di oggi volevo partire dall’ormai usatissima wanderlust, ma credo che la definizione di fernweh mi si addica di più. Presa dalla summertime sadness in pieno stile Lana Del Rey, […]