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Archive for settembre 2013

Scene da campagna elettorale

L’esito delle elezioni tedesche non ha sorpreso nessuno: grande vittoria di Angela Merkel, l’unico dubbio è quale partito sceglierà per creare la coalizione di governo. Ammetto di non aver seguito per niente la campagna elettorare, ma attraverso la rubrica “Italians” di corriere.it ho scoperto due perle.

1) Il colorito (e colorato) manifesto del partito repubblicano, che sfrutta un gioco di parole non proprio raffinato:

REP 2013

“Arsch” letteralmente significa “culo”, ma qui si può tradurre come “Quale stronzo voterai a settembre?”

2) L’infelice motto scelto dal candidato SPD Peer Steinbrück “Sie haben es in der Hand!“, che suona più o meno “È nelle vostre mani!”, ma anche “Ce l’avete in mano!” Sottinteso: “il destino della nazione”. Non sto qui a dirvi come sono stati prontamente “ritoccati” i manifesti nelle strade tedesche…

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Potrei scrivere un post sulle imminenti elezioni politiche in Germania. Oppure su quelle locali che si sono svolte ieri in Baviera (anche se credo che in questo periodo gli italiani siano più interessati all’Oktoberfest che all’esito elettorale).

Ma preferisco argomenti più frivoli, quindi parlerò di musica. E visto che la musica per me è stata uno stimolo fondamentale per approfondire  lo studio del tedesco, ho deciso di inaugurare la rubrica della “Canzone del giorno”, sperando possa essere utile a qualcuno.

L’onore del primo post, naturalmente, va al mio gruppo preferito, Die Ärzte, e alla loro canzone forse più famosa, quella che li ha trasformati da gruppo di culto underground a fenomeno da classifica: “Männer sind Schweine”, ossia “Gli uomini sono maiali”. Si tratta di una canzone talmente famosa che il simpatico trio, stufo di sentirla ovunque (è stata una delle hit del 1998) ha deciso di non suonarla più da vivo dopo i tour del 1998 e 1999.

Il video vede i tre mattacchioni berlinesi alle prese con nientepopodimenoche Lara Croft (e non fanno una bella fine) e il testo, come si intuisce dal titolo, è una sottile analisi del modo tipicamente maschile di rapportarsi col gentil sesso.

Ma bando alle ciance e sotto con la musica.

 

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