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Archive for gennaio 2014

Der junge GoetheOgni studente di tedesco si è scontrato, prima o poi, con Johann Wolfgang von Goethe. Che si trattasse dei dolori del giovane Werther, di Faust o dell’Erlkönig, tutti abbiamo passato qualche notte insonne per prepararci a un’interrogazione che riguardava le sue opere e l’abbiamo maledetto.

Il Goethe Institut ha promosso un’iniziativa molto simpatica per avvicinare gli studenti a uno dei più importanti autori della letteratura non solo tedesca, ma mondiale: il fumetto “Der junge Goethe”, disponibile anche in versione audiolibro.

Nel primo episodio facciamo la conoscenza del piccolo Johann, un bambino con la testa fra le nuvole, deciso a diventare un poeta nonostante il parere contrario del padre. Negli episodi successivi seguiamo le (dis)avventure del giovane Goethe, dagli studi in Giurisprudenza all’amore non corrisposto nei confronti di Charlotte. E, di tanto in tanto, uno strano e misterioso personaggio fa la sua comparsa…

Se solo ci avessero pensato quando andavo a scuola io…

Fonte immagine: Goethe Institut

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Fonte foto www.rtl.de

Fonte foto www.rtl.de

Dopo l’appuntamento con la Parola dell’anno, non può mancare quello con la Non-parola dell’anno. Il termine vincitore del 2013 è stato “Sozialtourismus“, cioè turismo sociale, riferito ai nuovi immigrati che, in numero sempre crescente, hanno scelto la Germania come luogo per cercare fortuna. La parola ha un’accezione negativa ed è stata usata soprattutto per descrivere i cittadini dell’Est Europa. Usare il termine “turismo” implica infatti che gli immigrati siano quasi in viaggio di piacere, mentre “sociale” fa intendere che il vero motivo che li spinge verso la Germania sia la volontà di approfittarsi dei servizi sociali tedeschi, non di trovare lavoro.

Oltre alla non-parola scelta dalla giuria ufficiale, ne è stata indicata anche una, anzi due, da un ospite speciale, lo scrittore Ingo Schulze: “Arbeitgeber” / “Arbetnehmer“, ossia “Datore di lavoro” / “Lavoratore”. Nel motivare la sua scelta, Schulze analizza i due termini (“Arbeitgeber” significa letteralmente “Colui che dà lavoro”, “Arbeitnehmer” invece “Colui che riceve lavoro”) e sostiene che, a rigor di logica, le due parole dovrebbero essere invertite: è il lavoratore a fornire il proprio lavoro, quindi non dovrebbe essere descritto come “colui che riceve lavoro”. E anche se si volesse intendere il concetto di lavoro non come prestazione, ma come luogo dove svolgere un’attività, questo luogo è comunque il frutto del lavoro di qualcun altro, quindi il datore di lavoro resta una persona che “riceve” un bene.

Per chi volesse approfondire l’argomento, è disponibile il comunicato ufficiale.

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Piccoli errori logistici

cocaine-aldi

Notizia curiosa del giorno, trovata sul sito BBC News Europe: immaginate una normale giornata di lavoro in un magazzino Aldi, catena di discount molto diffusa in Germania. È appena arrivato un camion di frutta e i magazzinieri iniziano a scaricare le cassette. Solo che fra i caschi di banane trovano della merce inaspettata: pacchetti di cocaina. La stessa scena si ripete in 5 punti vendita di Berlino a dintorni, per un totale di 140 Kg di coca; valore complessivo: 6 milioni di euro.

Il carico era stato spedito dalla Colombia al porto di Amburgo, dove è stato smistato e spedito ai 5 negozi “per errore”. Il portavoce della polizia berlinese ha confermato che si tratta del più grande sequestro di cocaina effettuato in città negli ultimi anni. Nel frattempo, ho come l’impressione che, da qualche parte nel mondo, un “responsabile della logistica” non se la stia passando troppo bene…

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