
Lo scorso weekend ho partecipato a Das Bankentribunal, una manifestazione organizzata dall’associazione Attac durante la quale sono state analizzate le cause che hanno portato alla crisi finanziaria del 2008 e i vari “colpevoli” messi sotto accusa. Il tutto sotto forma di processo, con tanto di giuria, testimoni e avvocati dell’accusa e della difesa. A fare da contorno una serie di workshop, spettacoli teatrali e musica dal vivo. Il tutto si è svolto nel Volksbühne, uno dei teatri più famosi di Berlino (e che io ero convinta fosse legato in qualche modo al nazismo, vista l’architettura, ma mi sbagliavo).

Breve sunto del programma.
Venerdì sera: presentazione del tribunale, spettacolo teatrale con due attori del Volksbühne e cabaret con Urban Priol e Georg Schramm. Purtroppo non sono riuscita ad apprezzare appieno lo spettacolo di cabaret per problemi linguistici, i continui cambi di dialetto faranno anche ridere i nativi, ma per me povera straniera erano un tantino difficili da seguire. Quello che sono riuscita a capire comunque era uno spasso, soprattutto l’imitazione del Presidente della Repubblica che gioca a bingo. Perfino il compostissimo pubblico tedesco era piegato in due dalle risate. Gli attori del Volksbühne hanno invece presentato vari reading, uno dei quali trattava della “Bolla dei tulipani” nell’Olanda del XVII secolo: in pratica la prima crisi di borsa causata dalla speculazione. È triste notare come da allora non sia cambiato praticamente nulla.
Sabato: apertura del processo, con la presentazione di vari capi d’accusa rivolti a politici e manager, e discussione di tematiche legate alla crisi economica in diversi workshop: quello che ho seguito io era incentrato sull’ecologia e su come i grandi gruppi finanziari non abbiano alcun interesse a finanziare progetti di dimensioni medio-piccole, con la conseguenza che la maggior parte dei finanziamenti vengono stanziati per la costruzione di nuove centrali nucleari. Chicca della giornata: il politico dell’SPD che arriva in ritardo perché ha preso il taxi da Alexanderplatz, che dista una fermata di metropolitana dal teatro. Mossa furbissima, soprattutto visto che doveva parlare di ecologia.
In serata mi sono fatta due risate al mini-concerto di Bela B e Olli Schulz, e sono rimasta per il Dj-set a seguire, durante il quale ho anche avvistato il figlio di Klaus Kinski. (Celebrity Spotting #3) La sala principale del teatro, intanto, era stata trasformata in un’enorme discoteca, con tanto di gigantesca palla specchiata (in realtà composta da decine di proiettori, l’effetto era impressionante) appesa sopra al palcoscenico.

Domenica: lettura del verdetto e ulteriori workshop. Purtroppo non ce l’ho fatta ad esserci, visto che le attività si sono svolte di mattina e io ero distrutta.
Giudizio sintetico: un’idea interessante realizzata molto bene, sono contenta di avere partecipato.
Logo Bankentribunal: © Attac Deutschland
Foto: © Alessandra Ocarni
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