Fonte foto: Wikipedia
Nel post precedente ho parlato dei classici, cioè di quello che non si può non vedere quando si va a Berlino. Ma essendo la città un grande lunapark per architetti, alle mete turistiche tradizionali se ne sono aggiunte molte altre.
I nuovi classici
A partire dagli anni ’90 gran parte delle aree che si trovavano a ridosso del Muro sono state rimesse a nuovo e, in alcuni casi, completamente trasformate. Potsdamer Platz ne è l’esempio più evidente. Agli inizi del Novecento era una delle piazze principali della città; dopo la costruzione del Muro è diventata terra di nessuno; oggi è una via di mezzo fra Manhattan e Shinjuku, con grattacieli firmati dai più famosi architetti mondiali. La zona del Sony Center, cuore del Made in Japan, è addirittura sovrastata da una cupola che riproduce la forma del Monte Fuji.
Non so se definirlo “esempio di architettura contemporanea” ma il Memoriale dell’Olocausto non è il classico monumento alla memoria. Partendo da Potsdamer Platz e prendendo la Ebertstraße in direzione della Porta di Brandeburgo, lo si trova alla propria destra: 2771 parallelepipedi di cemento posti ordinatamente in fila, ma tutti a diverse altezze. Il risultato è che, se si prova a camminare in mezzo a queste lapidi, se ne esce completamente disorientati.
È diventato una meta turistica da non perdere anche il Museo Ebraico di Kreuzberg, che già dall’aspetto esteriore si presenta come qualcosa di diverso dal solito museo. Non contiene solo testimonianze dell’Olocausto, ma racconta del rapporto fra la città e la sua comunità ebraica nel corso dei secoli. La fermata più vicina è Hallesches Tor, dove si trova anche il “Sentiero dei visionari” (“Pfad der Visionäre”): una serie di targhe dedicate a personaggi che sognavano un’Europa unita. Per l’Italia è stato scelto Giuseppe Mazzini.
Se siete appassionati di street art, date un’occhiata ai graffiti che ricoprono tutta la base dei palazzi che vanno dalla zona pedonale, dove si trova il Sentiero, verso la Wilhelmstraße.
Per avere invece un’idea dell’architettura della vecchia Berlino Est, basta prendere la metro fino alla fermata di Frankfurter Tor e imboccare la Karl-Marx-Allee (ex Stalinallee). Su entrambi i lati del viale si sviluppano enormi palazzoni in classico stile socialista ed è quasi impossibile non sentirsi come piccole formichine di fronte a costruzioni di queste dimensioni. Una sensazione simile la si prova visitando il Sowjetisches Ehrenmal di Treptower Park, memoriale dedicato ai caduti dell’Armata Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale. Spazi immensi e simbologia sovietica ovunque si guardi: la Madre Russia, il soldato che calpesta la svastica, grandi tavole di pietra con incisioni che ricordano vagamente la Via Crucis, non manca niente.
Per gli appassionati di storia, o per chi soffre di “Ostalgie” (nostalgia dell’Est) c’è anche il DDR Museum, dove si può scoprire come si viveva ai tempi della Berlino socialista. Si trova sulla sponda della Sprea dietro al Berliner Dom.
Vicino alla fermata di Warschauer Straße, lungo la sponda orientale della Sprea, si snoda la East-Side Gallery: circa un chilometro di Muro ricoperto di graffiti e trasformato in galleria d’arte a cielo aperto, appena restaurato in occasione del ventennale della caduta del Muro.
Rimanendo nella parte orientale della città, non lontano da Alexanderplatz si trovano gli Hackesche Höfe (stazione della S-Bahn Hackescher Markt), cortili di inizio ‘900 rimessi completamente a nuovo, dove si può gironzolare fra negozi e localini vari. Proseguendo sulla Oranienburgerstraße si arriva alla Nuova Sinagoga, piantonata giorno e notte dalla polizia, e poi al Tacheles, centro artistico di cui ho parlato in più di un’occasione in questo blog. Vale la pena farci un salto, se non altro perché potrebbe essere chiuso da un momento all’altro.
La stazione Zoologischer Garten, quella del libro (e del film) “Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino”, era la stazione ferroviaria principale dell’ex Berlino Ovest, e la zona attorno alla Kurfürstendamm uno dei centri dello shopping della città. Sulla Budapester Straße si trovano i resti della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, accanto ai quali è stata costruita la nuova chiesa, affettuosamente ribattezzata “portacipria e rossetto” per via della sua forma. Continuando lungo la via si arriva allo zoo. Io ammetto di non averlo mai visitato perché gli animali in gabbia mi fanno pena, ma l’ingresso in stile orientale mi piace molto.
Agli amanti del calcio consiglio anche una visitina all’Olimpyastadion, lo stadio costruito in occasione delle olimpiadi del 1936 (stazione Olympiastadion, linea U2).
È domenica e non sapete cosa fare? Fate un salto al Flohmarkt am Mauerpark, un mercato delle pulci con decine e decine di bancarelle che vendono di tutto e perfino un angolo per il karaoke, con tanto di posti a sedere per il pubblico. Si trova più o meno a metà strada fra le stazioni della U-Bahn Eberswalder Straße (U2) e Bernauer Straße (U8).
Se siete fortunati e vi capita una bella giornata, perché non visitare la Grunewald, una vera e propria foresta all’interno dei confini cittadini, dove si trova la Teufelsberg (la “Montagna del Diavolo”), collina artificiale costruita con le macerie della Seconda Guerra Mondiale (un po’ come il Monte Stella di Milano); oppure Wannsee, uno dei laghi che si trovano nei dintorni di Berlino. Entrambi sono comodamente raggiungibili con la S-Bahn. Nel caso di Wannsee, scendete alla fermata Nikolassee se volete andare a fare il bagno (e non scandalizzatevi se sulla spiaggia trovate qualche gruppo di nudisti), oppure alla fermata Wannsee se volete visitare l’Isola dei Pavoni: con il bus 216 Pfaueninsel si arriva direttamente al punto da cui prendere la chiatta per l’isolotto.
Credo che come seconda parte possa bastare. Ma manca ancora qualcosa: tutto questo girare vi avrà messo appetito. Cosa si mangia a Berlino? E come? Visto che l’aspetto gastronomico è una delle questioni fondamentali dell’italiano in vacanza, ho deciso di dedicargli un post a parte.
Prossimamente: Essen und trinken
Links:
http://www.holocaust-mahnmal.de
http://www.pfaddervisionaere.de
http://www.mauerparkmarkt.de
Fonte foto Sony Center: Wikipedia
Tutte le altre foto sono © Alessandra Ocarni
a questi aggiungerei i giardini del mondo di Marzhan!
dimenticavo. molti italiani vedono il KaDeWe come attrazione
Del KadeWe parlo nel prossimo post, quello a tema culinario! 🙂 Comunque grazie della dritta su Marzahn, non conosco i giardini del mondo, ci farò un salto.
E senz’altro avrò tralasciato un milione di cose interessanti, non posso certo dire di conoscere tutta la città; questo è, per così dire, un mini-bigino. 😉
io sto bloggando dei vari quartieri e dei monumenti fuori guida
Sì, ho visto, ho dato un’occhiata al tuo blog! Appena ho un momento mi metto a leggerlo con calma. 🙂
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